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Il viaggio in Africa

Nel 2013 Ambra parte per l’Africa ma lo fa con pochissimo entusiasmo, si sente male al solo pensiero delle condizioni in cui dovrà soggiornare, tra caldo, povertà, sporcizia. Lo fa solo perchè convinta dalla sua migliore amica che invece sente una fortissima esigenza di vivere l’Africa.

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Una volta arrivata però Ambra si rende conto di star vivendo una delle esperienze più particolari della sua vita. Scopre una vita molto complicata e vedrà con i propri occhi le difficoltà che queste persone devono affrontare ogni giorno per sopravvivere.


Siamo bisognosi non mendicanti” le ripetono gli abitanti di Sindia.

Impara anche a conoscere un popolo molto orgoglioso e dignitoso, che non chiede aiuto. Il bianco viene visto e chiamato “Toubab” cioè l’invasore.

Tutti sono sempre molto gentili, ma le persone si approcciano a lei con diffidenza, perché considerata il bianco invasore che vuole dettare le proprie leggi e convinzioni. 

Ambra con bambini a Sindia Senegal

Il rientro in Italia


Ambra ritorna in Italia a Giulianova e vive il vero Mal d’Africa, non quello dei turisti che rimangono affascinati dalla bellezza del Continente. Ambra sente una forza irrefrenabile di dover tornare e fare qualcosa per aiutare quelle persone ad avere una vita dignitosa nel loro paese e avere l’essenziale affinché possano vivere una vita migliore. Decide quindi di fondare l’associazione “Il Colibrì” e inizia a mettersi all’opera.

La collaborazione con Egidio Casati

Trova in Egidio Casati il socio e collaboratore perfetto. Proprio come lei, anche Egidio prova un gran desiderio e voglia di aiutare le popolazioni africane ad avere una vita dignitosa rimanendo nel proprio paese e con le proprie famiglie.

Egidio in passato ha già collaborato in azioni umanitarie nel Congo, ma nel Colibrì vede un progetto del tutto innovativo, con una visione basata sul rispetto, condivisione ed etica. Come dice lui stesso non è solo un progetto, ma si vuole dare un futuro e una dignità a queste persone. È una cosa molto più grande”. La prima volta a Sindia, per Egidio è stata una vera e propria scommessa.

Il primo viaggio di Egidio a Sindia

Nel 2015 Egidio e Ambra partono per Sindia per portare il primo container umanitario, imbattendosi nella burocrazia che Egidio definisce “terribile” Fortunatamente il Sindaco Diagne Thierno e il Vicesindaco Mamadou Dian si rivelano persone molto cordiali e vicini a loro, aiutandoli nelle numerose pratiche burocratiche.
Egidio capisce che prima di tutto bisogna conquistarsi la fiducia di queste persone che troppe volte hanno visto arrivare associazioni che li hanno delusi.
La prima cosa che gli dicono “non ci prendete in giro, come hanno già fatto tante altre persone”. Con pazienza, perseveranza ma anche tante arrabbiature e frustrazioni Ambra ed Egidio riescono a farsi accogliere e farsi amare dalla comunità. In questi anni hanno sempre dimostrato di voler veramente aiutare e collaborare nel rispetto per dare un vero cambiamento alla vita del popolo di Sindia, avviando i progetti “Io faccio la mia parte” e “Una goccia per il futuro sostenibile